Una conduzione rigorosa del Concorso, che mette al primo posto la correttezza, il rispetto delle regole, l’etica; la tutela della donna e della sua dignità; la difesa della tradizione e, di pari passo, il suo ammodernamento, anche tecnologico: così - sotto la guida di Patrizia Mirigliani - Miss Italia, giunta alla 78.a edizione, si presenta con la sua storia e la sua intatta popolarità. Il Concorso, creato da Dino Villani, condotto per quasi mezzo secolo da Enzo Mirigliani, racconta l’evolversi del costume del nostro Paese, rimanendo l’appuntamento delle famiglie italiane, con circa diecimila partecipanti, 500 selezioni, dai piccoli borghi alle piazze delle grandi città. E, nella fase finale, con le serate televisive de La7 prodotte da Consorzio Gruppo Eventi rappresentato dal Sig. Vincenzo Russolillo.
I commentatori che seguono annualmente questa manifestazione sono unanimi nell’osservare che i Mirigliani hanno fatto di una rassegna, ritenuta simbolo della leggerezza e dell’effimero, un modello di comportamento, di serietà e di onestà. Nel corso della Conferenza Stampa, tenutasi a Milano presso il Four Seasons Hotel, sono state anticipate alcune novità di questa edizione. In primo luogo il lancio della campagna di sensibilizzazione promossa dall’Amministrazione comunale di Venezia #EnjoyRespectVenezia realizzata per invitare i turisti e gli abitanti ad adottare comportamenti responsabili e rispettosi dell'ambiente, del paesaggio, delle bellezze artistiche e dell’identità della città lagunare. Un concetto di bellezza che diventa non solo fonte di amore ma anche di rispetto, per le donna e per Venezia. A difesa dell’ambiente inoltre le finaliste di quest'anno indosseranno abiti di carta per promuovere il concetto di sostenibilità del nostro pianeta attraverso l’utilizzo di tessuti insoliti. E ancora un’ultima novità ma non per ordine di importanza, l’elezione di una Miss Italia Social e una Miss Italia Chef per riappropriarci di un mestiere colmo di fascino e per rimanere al passo con il mondo digitale. Patrizia ha dato quindi la propria impronta di donna, introducendo tante novità sostanziali a tutela delle ragazze, facendosi paladina della Bellezza. Basterebbe citare le Finali di Miss Italia trasformate in una moderna Accademia nella quale le miss, insieme alle ‘tecniche della bellezza’ (il trucco, l’abbigliamento, l’acconciatura), apprendono il valore della disciplina, del buon comportamento e della preparazione. Si tratta di un aspetto molto apprezzato, in particolare dalle famiglie delle ragazze.
Patrizia Mirigliani è figlia di Enzo, lo storico patron con il quale ha a lungo lavorato, rimanendogli accanto con discrezione, sostituendolo poi, agli inizi degli anni Duemila.
L’imprenditrice, che ha un figlio, Nicola, 25 anni, impegnato nel settore dei Media dopo aver lavorato nella Tv Web del Concorso, si è rivelata saggia, moderna, sempre protesa al rinnovamento, ideatrice di eventi, determinata nella difesa del proprio lavoro e della manifestazione che dirige.
Apprezzata in modo unanime, svolge quotidianamente la propria attività come una missione, quella di non deludere le ragazze che hanno voglia di mettersi in gioco. Da ragazzina il suo mito era Marisa Belisario, una donna di valore, di grande umanità e semplicità. "Mi piacerebbe – riflette – che le imprenditrici fossero tutte come lei, lontane dai presenzialismi e sempre vicine alla gente".
Alcune sue iniziative hanno fatto clamore. Tre su tutte: le porte chiuse alle ragazze minorenni e l’apertura a quelle con età fino ai 30 anni; la partecipazione delle candidate nate in Italia da genitori stranieri e non ancora in possesso della nostra cittadinanza; l’iscrizione delle miss curvy, cioè le “taglia 44”. E, poi, il lancio dei nuovi titoli dedicati allo sport e al Fair Play, il bon ton delle ragazze, il rigido rispetto dell’art.8 del regolamento che, tra l’altro, vieta la partecipazione a concorrenti apparse in foto di nudo. Altri impegni di Patrizia Mirigliani fanno parte della storia di tutti i giorni: la prevenzione dei tumori al seno, il modo di fronteggiare l’anoressia, l’adesione ai temi sociali e alla solidarietà, le prese di posizione contro la violenza sulle donne, il femminicidio, lo stalking (fino ad attribuire il titolo di Miss Coraggio a Rosaria Aprea, la ragazza vittima di tali abusi).
Vediamo nel dettaglio:
Prevenzione dei tumori al seno. Il Concorso collabora con il presidente della Komen Italia Riccardo Masetti nell’opera di prevenzione dei tumori al seno delle donne. La stessa organizzatrice è stata ‘ambasciatrice’ dell’Associazione, mentre le sue miss hanno partecipato in varie occasioni all’evento ”Race for the cure - in corsa contro il cancro” che si tiene ogni anno a Roma. Nel 2008, nel “Villaggio di Miss Italia”, a Salsomaggiore, è stato ospitato un Centro medico di Komen dove 1500 donne della provincia di Parma - alcune per la prima volta - si sono sottoposte ad uno screening preventivo del tumore al seno.
L’esclusione delle minorenni. Nel 2002 Miss Italia fa un passo importante e pone un limite d’età alle più giovani partecipanti: 18 anni compiuti entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello dello svolgimento. Ma la decisione dell’organizzatrice è ancor più netta nel 2011: la maggiore età deve essere compiuta all’inizio delle selezioni. Ciò significa che non vedremo più una minorenne presentarsi in televisione a Miss Italia.
Nel 2014, infine, è sono state ammesse anche le ragazze fino a 30 anni, un riconoscimento alla loro bellezza, matura e consapevole.
L’apertura alla "taglia 44". All’inizio del 2011, Patrizia Mirigliani ufficializza l’ammissione alle selezioni delle ragazze con la taglia 44,. La nuova tendenza è un segnale positivo che entra subito nel cuore della gente. Commenti favorevoli, raccolti dal londinese Daily Mail, anche all’estero. "Non stiamo parlando di frivolezze – scrive Lina Sotis sul Corriere della Sera - ma di un cambiamento etico-estetico, cioè di liberare le ragazze dal dogma della magrezza a tutti i costi. E aiutarle a ritrovare una bellezza senza schemi, cioè quella, rivoluzionaria, della normalità smarrita".
Campagne contro l’anoressia. Fin dai primi anni ‘90, Miss Italia si impegna in campagne contro il problema dell’anoressia, particolarmente preoccupante nel modo giovanile femminile. Nel corso delle principali selezioni, in tutte le regioni, vengono diffuse comunicazioni - molte volte alla presenza di personale medico - allo scopo di mettere in risalto i pericoli di tale malattia.
Solidarietà. Patrizia Mirigliani devolve dal 2005 al ‘Villaggio della Gioia Onlus’ del missionario passionista Padre Fulgenzio Cortesi i proventi del televoto del programma televisivo su Miss Italia spettanti alla propria organizzazione. E’ un gesto di solidarietà apprezzato dal religioso, che ha dedicato il proprio impegno ai bambini orfani di Dar es Salaam, in Tanzania.
I nuovi Media. Si deve alla ‘patron’ la nascita nel 2009 di Miss Italia Channel, la tv sul web del Concorso, per la quale, l’anno dopo, è stato realizzato l’originale format di ‘My Fair Miss’. Sempre di Mirigliani è stata la volontà di aprire Miss Italia al mondo del web e, in particolar modo, alla comunicazione multimediale offerta dai Social Network .
I 70 anni di Miss Italia. Sono stati celebrati con un libro edito da Mondadori, con saggi di Edmondo Berselli, dal titolo “Miss Italia 1939-2009: Storia, protagoniste, vincitrici”, oltre 300 pagine e 500 fotografie. E’ una documentazione unica, storica, un grande regalo fatto da Patrizia Mirigliani al padre, Enzo, come la Mostra “Da Dino Villani a Mirigliani”, allestita nel 2005 a Salsomaggiore. Un’altra esposizione di grande suggestione è stata quella dedicata, nello stesso anno, alle corone delle vincitrici del titolo, aperta in Piazza del Popolo, nella Capitale, meta per un mese di turisti e romani, e poi diventata itinerante.
La nascita di Miss Italia Sport e Miss Fair Play. Sono due titoli, nati nel 2011, molto ambiti visto che la maggior parte delle ragazze pratica oggi uno sport con impegno e regolarità, non solo come hobby. Il primo titolo è stato vinto da Susanna Cicali, campionessa nella disciplina della canoa. Il Fair Play è entrato nel Concorso come idea vincente di principi che sono alla base della manifestazione: vince Sara Izzo, di Roma.
Il Bon ton delle ragazze. Una miss - ecco le regole del buon comportamento - deve leggere almeno un quotidiano, saper dibattere e discutere i temi del giorno, compresa la politica e l’economia, non solo i gossip. E, poi, no ai tatuaggi che alterano il corpo e l’immagine di una persona. No, analogamente, alle extention eccessive, al piercing visibile, alle lenti a contatto colorate, ai rifacimenti fisici vistosi.
"Nudo artistico e nudo sconveniente". L’esclusione di tre ragazze da Miss Italia 2011, in seguito alla pubblicazione in Internet di foto di nudo e seminudo, ha aperto una polemica sulla stampa e sul web: l’articolo 8 del Regolamento del Concorso è ancora al passo dei tempi?. Il dibattito è aperto.
Il calendario di Miss Italia. E’ un altro progetto della ‘patron’, un album di qualità, non in vendita, senza nudità, senza pubblicità, visibile e utilizzabile solo sul sito del Concorso. Protagoniste, a partire dal 2003, sono le miss in possesso del titolo. Autori: il maestro Gianni Berengo Gardin, Lorenzo Bringheli, Tiziana Luxardo, Gianmarco Chieregato, Marino Parisotto, Bob Krieger, Claudio Porcarelli. Il Calendario del 2012, presentato in Senato, è stato dedicato alle donne infortunate sul lavoro, con immagini di Luxardo, ed è stato realizzato da Anmil, Inail e Miss Italia.
Nasce "Miss Italia mind": è un’indagine progettata dalla psicoterapeuta Maria Rita Parsi che vede interessate le miss. Dal risultato nascerà un book intitolato "Miss Italia mind".
Un convegno sulla bellezza. Alle finali del 2010, l’organizzatrice ha riunito a Salsomaggiore ‘tecnici della bellezza’, esperti, medici, storici del costume e giornalisti per stabilire i nuovi canoni estetici femminili. Molto interesse ha suscitato la presenza di medici e ricercatori che hanno sottoposto le finaliste a misurazioni del volto a livello tridimensionale, individuando - per mezzo della fotogrammetria e la virtualizzazione dell’immagine - lo stereotipo attuale della bellezza.
Una ricerca dell’Università su Miss Italia. "Il fascino di Miss Italia attraverso il filtro della scienza e l’occhio dell’emotività" è il tema di una ricerca e di un libro, di prossima uscita, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma con la partecipazione di altri Atenei. Gli autori, i professori Roberto Deli, Alberto Laino, Raoul D’Alessio e Luigi Maria Galantucci.
La presenza delle miss in televisione - Basterebbe il nome di Miriam Leone, l’attrice scoperta e lanciata in televisione da Patrizia Mirigliani per illustrare il suo impegno in questo campo a favore delle miss che mostrano talento e predisposizione alla recitazione. Così è stato per Francesca Chillemi, Christiane Filangieri, Anna Safroncik, Cristina Chiabotto, Giusy Buscemi, Giulia Arena, Daniela Ferolla, Marianna Di Martino, Silvia Mazzieri e tante altre. Un dato: all’inizio del 2015 erano oltre trenta le miss protagoniste delle fiction, conduttrici o giornaliste sui nostri teleschermi,
Alla fine del 2012 la ‘patron’, come viene comunemente chiamata dalle sue miss, ha reso omaggio alla memoria di suo padre Enzo in un docu-film presentato nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma 2012. La pellicola, nata da un’idea del figlio Nicola Pisu e con la regia di Simone Di Maria, racconta la storia del patron di Miss Italia vissuta in privato. All’evento di presentazione del film hanno sfilato sul red carpet del festival cento miss della storia del Concorso, capitanate da Gina Lollobrigida e dall’attrice Caterina Murino.
Nel 2013 Miss Italia sostiene l’Associazione Gruppo Idee che opera nel laboratorio “Ricuciamo” della casa circondariale femminile di Rebibbia. Le detenute-lavoratrici hanno realizzato la collezione Neroluce che, in occasione della Festa della Donna, è stata presentata nel del carcere con Miss Italia Giulia Arena come testimonial che ha sfilato con le detenute, indossando un abito sartoriale appositamente creato per lei. Un’altra miss, Eeonora Mazzarini, ‘Prima Miss dell’Anno’ 2015, fa da madrina nello stesso carcere ad una partita di calcio dei detenuti.
Infine, fa parte dell’attività di questa manifestazione il “Talking Stalking”: Miss Italia si è schierata infatti accanto all’Associazione a difesa dei consumatori Codacons contro lo stalking, che colpisce in modo particolare le donne, e aderisce all’iniziativa dello ‘sportello’ (telefonico e via mail) a cui può ricorrere chi è vittima di condotte persecutorie.
Patrizia Mirigliani ha ricevuto alcuni riconoscimenti significativi. Nell’estate del 2008, a Montecarlo, Fernanda Casiraghi, presidente dell’AIIM, l’Associazione degli Imprenditori Italiani nel Principato di Monaco, le ha consegnato un premio attribuito alle "professionalità italiane che si distinguono a livello mondiale".
Nel novembre 2011 le è stato conferito dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (AEREC) il “Premio Donna di successo”, mentre l’8 marzo 2012, in occasione della Festa della donna, ha ricevuto in Campidoglio, a Roma, il Premio "Venere Capitolina", "riservato ad alcune prestigiose rappresentanti della realtà femminile contemporanea".
Nel novembre 2012 Patrizia Mirigliani ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica in riconoscimento delle benemerenze acquisite come imprenditrice e organizzatrice di Miss Italia. L’onorificenza, firmata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Presidente del Consiglio Mario Monti, premia l’impegno dell’organizzatrice nella società civile e, in particolare, alcune sue iniziative “a favore dell’etica di Miss Italia e della tutela dei valori delle partecipanti”. Anche il padre, Enzo Mirigliani, ha ricevuto lo stesso titolo nel 1999.