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ILARIA CAPPONI: “BASTA CON I CANONI DISUMANI IMPOSTI DALLA MODA”

Data pubblicazione: 18-02-2018

ILARIA CAPPONI: “BASTA CON I CANONI DISUMANI IMPOSTI DALLA MODA”

La solidarietà di Patrizia Mirigliani

“Sono anni che si parla di ridimensionamento dei canoni del settore, ma si ha l’ennesima conferma che nella moda, a Milano, non è cambiato niente. Ora basta. Come hanno rovinato i miei primi passi in questo mondo che potrebbe essere meraviglioso, devono smettere di rovinare centinaia di ragazze e di giovani immaturi che di queste imposizioni faranno la loro rovina a vita”.
Nella settimana della moda, Ilaria Capponi, finalista a Miss Italia nel 2007, modella, lancia l’allarme contro chi continua a imporre “uno snaturato prototipo di essere asessuato, anonimo e esanime: uomini che sembrano donne, nella loro taglia 46 con gli zigomi scavati, e donne che di femmine non possono aver nulla, basta che entrino nella taglia 38 del campionario”. Nelle agenzie di moda di Milano – riferisce – non prendono ragazze con sette centimetri di troppo sui fianchi e sei di troppo sulla vita.
”Più volte – aggiunge - sono stata “fasciata al seno”, più volte resa “uomo”, offesa e deturpata dell’orgoglio di potermi esprimere nella innata femminilità della quale ogni donna dovrebbe fare il proprio punto di forza. Questo, oggi, è il fashion ed ora, ripeto, basta: sono in pace con il mondo e con me stessa. Se tutti iniziassero a dire a gran voce ciò che è ormai evidente da tempo troppo tempo, potrebbero forse far cambiare le cose”.
“Il drammatico grido di allarme di una nostra miss, modella di successo – ha dichiarato Patrizia Mirigliani – ci colpisce e scuote quel mondo giovanile che guarda alla moda come a un’attività professionale di buone prospettive. Dopo tanto impegno da parte di Miss Italia a favore delle ragazze curvy e contro i pericoli dell’anoressia – ha aggiunto – ci troviamo ancora davanti a immagini di modelle che suonano come una vera e propria violenza contro le donne. Ilaria ha la mia più completa solidarietà”.

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