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QUANDO ENZO MIRIGLIANI LASCIÒ IL SUO PAESE, SANTA CATERINA SULLO JONIO

Data pubblicazione: 11-07-2019

QUANDO ENZO MIRIGLIANI LASCIÒ IL SUO PAESE, SANTA CATERINA SULLO JONIO

L’inizio della grande avventura del patron

Erano seduti, l’uno accanto all’altro, su una panchina della piazzetta prospiciente la piccola stazione ferroviaria del paese. Erano in silenzio e non si guardavano, quasi si sfuggissero. La madre era assorta, tutta vestita di nero, serena, nonostante che il figlio fosse sul punto di lasciare la famiglia per andare a cercare lavoro altrove, come era capitato a tanti calabresi di Santa Caterina sullo Jonio, provincia di Catanzaro, come il padre Nicola e uno dei cinque fratelli, Antonio detto Totò, emigrati in America.

Si fa l’abitudine a questi addii senza parole. Era il primo dicembre 1934. Ogni tanto il giovane sembrava sorridere alla madre. Lo rendeva lieto l’idea di tentare la fortuna: arruolarsi nell’Esercito a 17 anni e mezzo appariva un buon colpo della sorte. “Qui non può restare, che ci fa qui?”, diceva la donna come fra sé e sé, a fior di labbra. Poco prima dell’arrivo del treno i due si alzarono contemporaneamente e si avviarono verso la stazione senza dirsi niente. Il treno si portò via il giovane e la mamma tornò sui suoi passi verso casa.

Avvenne così la partenza di Vincenzo Mirigliani dal suo paese. Venticinque anni dopo egli sarà definito il talent-scout e il custode della bellezza italiana, il fabbricante di sogni e di illusioni per milioni di fanciulle, l’animatore della manifestazione più futile eppure più ambita, amata e criticata, conosciuto da tutti, osannato dalle sue miss, divo in grado con il suo carisma di radunare piccole folle.

E’ il mito di Enzo, patron di Miss Italia dal 1959 al 2002.

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