Data pubblicazione: 16-01-2017
Non è una miss ‘sdraiata’, per dirla alla Michele Serra, o semplicemente una ragazza in simbiosi con il cellulare. Preferisce il calore dell’umanità alla freddezza del touch. Timida, modi gentili, con più grinta se viene puntata da una telecamera.
Si parla di Rachele, la Miss Italia dal bel parlare toscano con tutte le aspirate al posto giusto.
Queste definizioni sono di Gian Paolo Polesini, firma di primissimo piano, amabile e arguto, che sul “Messaggero Veneto”, approfittando della sua visita in città per l’apertura di “Udine Sposa”, ha dedicato a Rachele Risaliti – dopo una diretta su FB - un’intera pagina e un’intervista delle sue. Dopo mezz’ora di parole a tu per tu, Polesini, che è anche critico cinematografico, scopre che Rachele ha una “faccia da cinema”, anche se, per la precisione, dice che lei “ha un espressivo volto cinematografico”. “Non ci pensavo - dice Miss Italia - ma adesso comincio a ragionarci su. Se mai capitasse, meglio farsi trovare in piedi”.
Di lei, studentessa di moda, interessa anche il parere sulla donna del 2017. ”La vedo elegante, non ha importanza la griffe. Il capo costoso non produce fascino, semmai è lo stile personale a fare la differenza”.
Il giornalista non dimentica la questione delle ragazze curvy e la proposta, scongiurata, di farle gareggiare a parte. “La bellezza – risponde la Miss – va al di là dei numeri. Siamo tutte sotto lo stesso giudizio, poi il popolo ha facoltà di scelta. Girano modelle curvy meravigliose, la passerella è democratica”.
