Data pubblicazione: 11-10-2022
Nei giorni scorsi, il Circolo Roma Polo Club diretto da Stefano Giansanti ha ospitato “Il Rosa in passerella”, evento solidale che ha unito moda, sport e salute organizzato per sostenere il progetto itinerante “Rose Angel”, promosso dal Policlinico Umberto I e da due professionisti sensibili al tema ovvero Massimo Vergine, direttore della UOC di Senologia del Policlinico Umberto I e presidente dell’Associazione no profit “Filo Teso”, e Antonella Minieri, presidente di Mida Academy. Un evento particolarmente utile per sensibilizzare la popolazione anche alla luce del rapporto sui ritardi accumulati dai programmi di screening oncologici a causa della pandemia da Covid (3300 diagnosi in meno nel 2020 rispetto al 2019).
Da qui l’importanza dell’iniziativa, che ha ospitato anche un evento nell’evento, un elegante defilè di donne in Rosa, che hanno indossato gli abiti disegnati e realizzati dalla stilista internazionale Charity Karimi e dagli stilisti Alessandra Gallo e Andrea Sbarrini. Testimonial d’eccezione la patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani che, oltre a sfilare, ha raccontato la sua esperienza con il tumore.
“Le donne - ha detto Patrizia - hanno fatto parte della mia vita perché io, figlia del grande Enzo Mirgliani, ho vissuto questo mondo da sempre. Quello delle donne è un mondo particolare, sfaccettato, meraviglioso. Io sono una patron donna: non so quante patron donne di concorsi di bellezza esistano, però sono felice di poter raccontare il mondo femminile proprio nella sua essenza, che non è legata solo all'aspetto estetico ma è tanto di più”.
La patron si è poi domandata: “Vogliamo parlare di coraggio delle donne? Oggi dobbiamo parlare del coraggio delle donne. Le donne hanno tanto coraggio: sono mamme ed è già un impegno molto grande perché crescere i figli in questa società non è facile; lavorano, e sono in grado di gestire vite diverse; a volte poi, come è successo nel mio caso e nel caso di queste bellissime donne, incontrano la malattia. Le strade lo sappiamo sono quelle della disperazione. Ma non possiamo perché abbiamo figli e parenti che soffrirebbero, o quella di andare avanti. Io ho scelto quella di andare avanti e di avere sempre obiettivi nuovi”.
Patrizia Mirigliani ha detto, infine, che il tumore può rappresentare un’esperienza che aiuta le donne ad amare se stesse.