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LE MISS A LEZIONE DI STORIA DELL’ARTE IN UNIVERSITÀ

Data pubblicazione: 10-09-2024

LE MISS A LEZIONE DI STORIA DELL’ARTE IN UNIVERSITÀ

A Urbino l’incontro con la professoressa Ambrosini Massari e con il rettore Giorgio Calcagnini

Nella seconda giornata di Academy, le aspiranti Miss Italia hanno potuto vivere un’esperienza di grande valore culturale ed umano, prendendo parte a una lezione della professoressa Anna Maria Ambrosini Massari, ordinario di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Urbino. La tematica dell’incontro - intitolato "Da dea a donna, a persona: Il corpo della donna tra arte e immagine" - ha offerto alle ragazze un'occasione unica per riflettere sull’evoluzione della figura femminile attraverso l’arte.

La professoressa Ambrosini Massari ha condotto le ragazze in un lungo viaggio che ha preso il via dalla proiezione dell’immagine de "La Libertà che guida il popolo", icona della lotta contro l’oppressore rappresentata dall'artista francese Eugène Delacroix e rivisitata, in chiave punk, dal cantante Achille Lauro a Sanremo 2021. Nella sua lectio, la docente ha guidato le miss in un percorso lungo e ricco di spunti, in grado di rappresentare l’evoluzione artistica del concetto di bellezza attraverso i secoli, partendo dalla Nike di Samotracia fino ad arrivare ai grandi nomi dell’arte contemporanea (Frida Kahlo, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft) in un viaggio capace di sintetizzare e mettere a confronto più epoche, dal rinascimento al barocco, dal neoclassicismo al romanticismo, dal risorgimento all'impressionismo, passando per le opere di maestri quali Botticelli, Michelangelo, Caravaggio, Canova, Tiziano, Manet, fino ad arrivare ai grandi nomi del futurismo e della pop-art (Andy Warhol). Non sono mancati i riferimenti alla rappresentazione della bellezza femminile nella letteratura contemporanea (Alda Merini) e ai classici dell’animazione Disney, come "La Bella e la Bestia" e la principessa guerriera “Mulan”, figure cariche di significati, dotate di personalità complesse e profonde.

“Sono rimasta veramente colpita dall’interesse, dall’entusiasmo e dalle domande poste dalle ragazze. Non sempre gli studenti sono così attivi durante le lezioni. Le miss hanno dimostrato grande attenzione e curiosità - ha dichiarato la professoressa Ambrosini Massari -. Il passaggio da dea a donna a persona è un concetto che le ha colpite particolarmente, portandole a riflettere sul rapporto che le ragazze hanno con la propria immagine e i condizionamenti sociali che spesso accompagnano la bellezza”.

La lezione ha poi toccato temi di grande attualità, come quelli del disagio e dei disturbi alimentari, soffermandosi inoltre sul ruolo ancora marginale delle donne nella produzione artistica e culturale. La docente ha quindi evidenziato come la creatività femminile abbia spesso dovuto lottare contro stereotipi e pregiudizi, riuscendo però a dare un contributo straordinario alla ridefinizione del concetto stesso di bellezza e grazie a una visione più autentica e personale.

La giornata è proseguita con una visita alla mostra monografica del pittore urbinate Federico Barocci, allestita nel Palazzo Ducale di Urbino e curata dal direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Luigi Gallo, e dalla stessa professoressa Ambrosini Massari. Ad accoglierle, all'ingresso dell'esposizione, il magnifico rettore dell'Università degli Studi di Urbino, Giorgio Calcagnini. La mostra ha permesso alle miss di immergersi nella pittura rinascimentale di uno degli artisti italiani più importanti del Cinquecento. “Barocci - ha spiegato Gallo - è stato un rivoluzionario, capace di raccogliere l’eredità del Rinascimento e di portarla verso la nuova sensibilità artistica del Seicento. Abbiamo deciso di ospitare questo evento a Palazzo Ducale, perché è stato il luogo in cui l’artista si è formato e ha avuto uno studio”. La mostra proseguirà fino al prossimo 6 ottobre.

Una giornata diversa per le 40 ragazze dell’Academy di Miss Italia, ma soprattutto un’occasione di crescita e di confronto eccezionale. La riflessione sul tema della rappresentazione della donna nell’arte testimonia, ancora una volta, come la bellezza esteriore possa andare di pari passo con la consapevolezza del proprio valore e del proprio ruolo nella società.

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