Data pubblicazione: 11-06-2019
La mattina del 27 settembre 1939, a Torino, la signora Maria Margaria va con la figlia Isabella a ritirare alcune foto nel negozio di Reimbrandt, in Via Volta. Una fotografa scherza con la bambina, 14 anni, occhi azzurri, sottile, delicata. La stuzzica: “ti piacerebbe una foto?”. Lei non è interessata, ma poi acconsente.
Il volto di Isabella è così straordinario che la mamma mette la foto in una busta e la invia al concorso “Cinquemila lire per un sorriso”, antesignano di Miss Italia, di cui tanto si parla. Destinataria è la “Erba Gi.Vi.Emme” di Giuseppe Visconti di Modrone che festeggia così il 50 milionesimo tubetto di dentifricio della casa. Ideatore dell’iniziativa è Dino Villani, un pubblicitario dalle mille idee, circondato da amici come lo scrittore Cesare Zavattini e il giornalista del Corriere della Sera Orio Vergani. L’organizzazione, nonostante l’arrivo da tutta Italia di un numero enorme di foto, è puntigliosa: chiede alla signora Margaria altre immagini, ma quella inviata è troppo bella, è unica.
Quando la giuria si riunisce a Milano è sommersa di foto.
Un postino pretende un aumento di stipendio per il maggior lavoro, mentre signore non più giovanissime recuperano dai cassetti foto degli anni passati con la speranza di essere premiate per le loro virtù retrospettive.
La giuria è composta da Vittorio De Sica, Dino Villani, Zavattini, Edoardo Visconti di Modrone, Marco Ramberti, i giornalisti Rino Albertarelli, Bruno Corra e Arnaldo Fraccaroli, il disegnatore Gino Boccasile, lo scrittore Leònida Repaci, Lucio Ridenti e un funzionario dell’Intendenza di Finanza.
Il 30 ottobre Isabella Verney sente alla radio il suo nome: la vincitrice è lei. Il giorno dopo ha la conferma da un telegramma; poi, ecco il premio, Buoni del Tesoro per un valore di cinquemila lire. Saranno incorniciati, ma dopo la guerra non valgono più niente. Eppure non era una somma da poco se in giro ci si augurava, cantando, “Se potessi avere, mille lire al mese ….”.
La leggenda di Miss Italia ha preso il via così. Isabella ha oggi gli stessi occhi azzurri di allora.