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OFELIA PASSAPONTI, LAUREARSI CON LA CORONA IN TESTA E DIFENDERE I PROPRI DIRITTI

Data pubblicazione: 15-04-2025

OFELIA PASSAPONTI, LAUREARSI CON LA CORONA IN TESTA E DIFENDERE I PROPRI DIRITTI

La sua seconda laurea in Strategie e Tecniche della Comunicazione

“Se la fortuna aiuta gli audaci, io sono stata abbastanza audace ad aiutare la fortuna a trovarmi”: cosi spiega la sua vittoria a Miss Italia il 22 settembre scorso a Porto San Giorgio, nelle Marche, la ragazza senese che oggi ha tagliato il traguardo più ambito: la seconda laurea.

“Il filo d’Oro della Bellezza: un viaggio tra Ideali e Rappresentazioni, dal Mito alla Corona”: è il titolo della tesi di laurea magistrale in Strategie e Tecniche della Comunicazione conseguita all’università di Siena da Ofelia Passaponti.

Non era mai avvenuto che una Miss, a pochi mesi dalla conquista del titolo, ottenesse la seconda laurea. Ofelia in precedenza aveva conseguito quella triennale in Scienza della Comunicazione.
Il filo d’oro è il viaggio compiuto dalla studentessa nei labirinti della storia, una ricerca dell’essenza della bellezza intesa come dono universale.

La tesi descrive gli infiniti modi in cui la bellezza si è espressa nella storia dell’umanità, ma si dedica con uguale attenzione e amore al Concorso al quale ha partecipato tra la prima e la seconda laurea. Quasi a voler dimostrare che una giovane donna può aspirare allo studio, impegnarsi quotidianamente, immergersi nella cultura ed anche prendersi la libertà, il diritto, di iscriversi e vincere un concorso di bellezza.

E non a caso, tra i motivi che l’hanno spinta a farlo, Ofelia fa riferimento ad una frase dell’onorevole Laura Boldrini risalente al 2013: “Spero - disse l’allora presidente della Camera - che per affermarsi le donne italiane non debbano ricorrere ad una passerella con un numero addosso”.

“La sfilata e il numero sono i mezzi. I contenuti sono l’ambizione e la volontà di far emergere il talento”, è l’opinione della ragazza.
“Del resto - scrive - Miss Italia, un tempo semplice passerella di bellezza, si è trasformata in un manifesto di evoluzione culturale, adattandosi ai tempi e ai cambiamenti. Non è un semplice concorso di bellezza ed anzi respinge l’idea che il fattore principale, la sua linea, sia solo quella dell’estetica. Negli anni Miss Italia ha dovuto confrontarsi con i mutamenti, cercando di abbracciare una nuova idea di femminilità, più autentica e più inclusiva”.

Dall’abolizione delle misure corporee, alla partecipazione di Miss Curvy, delle donne con disabilità, o di quelle con aperta omosessualità, il Concorso ha cercato di ridefinire i propri confini, abbattendo gli stereotipi che lo avevano caratterizzato per decenni. Miss Italia è quindi una manifestazione moderna, ma non respinge la riflessione sull’attualità dei concorsi di bellezza nella società contemporanea.

Non ha dubbi, come si è visto, Ofelia. “Del resto - aggiunge - rimane impossibile ignorare il ruolo del Beauty Premium, cioè il vantaggio sociale ed economico che la bellezza continua a garantire. Studi dimostrano che le persone considerate più attraenti godono di maggiori opportunità lavorative, salari più alti e una percezione più positiva da parte degli altri. Miss Italia, con la sua platea di vincitrici proiettate nel mondo dello spettacolo e della moda, ne è una conferma lampante: essere belle non è solo un dono, ma un capitale sociale che può aprire porte, altrimenti inaccessibili”.

E’, in pratica, ciò che vuol significare Arthur Schopenhauer quando dice: “la bellezza è una lettera aperta di raccomandazione che conquista subito i cuori”.

Eppure oggi, questa bellezza, così potente ed eterna, diventa fragile e precaria, sottoposta al giudizio implacabile dello sguardo altrui. Ciò che è bello dura il tempo di uno scatto, di un like, di un algoritmo che lo porta in alto o lo condanna all’oblio.
E la televisione, che ha trasmesso per 40 anni le finali di Miss Italia, quale ruolo ha oggi per il Concorso? “La televisione - scrive la Miss - non è più il canale unico di riferimento per il pubblico ed in particolare per i giovani. Le nuove generazioni, sempre più immerse nelle piattaforme social, hanno cambiato il modo di fruire i contenuti e il loro modo di interagire con il mondo della bellezza (Instagram , Tim Tok, influencer). Per affrontare questo cambiamento, Miss Italia si è rinnovata e le finali del Concorso sono diventare eventi digitali su piattaforme di streaming, trasmessi in diretta attraverso i social media”. In ogni modo, la vittoria o la sola partecipazione al Concorso hanno “un impatto profondo nella vita professionale delle concorrenti”.

In questo suo viaggio Ofelia considera importante aver donato il proprio volto e la propria voce all’ “Avatar” dell’Azienda Ospedaliera senese, uno strumento digitale che può aiutare i pazienti a orientarsi e a individuare le loro destinazioni nell’ospedale, nel Pronto Soccorso, nei momenti più difficili.

“Allora - commenta - la mia vera Bellezza consiste nel restituire alla città che mi ha visto nascere e crescere una parte di ciò che ho ricevuto”.

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